Non seguo il festival di Sanremo da anni, anche se inevitabilmente i social ci tengono sul pezzo e si rimane informati anche non volendolo e grazie anche a questo, e alle numerose recensioni più che positive di “Quando sarai piccola” (la canzone in gara di Simone Cristicchi), mi sono deciso ad ascoltarla ed ho finito proprio adesso.
Profondo, intenso, poetico e commovente.
Il brano in questione è una luce nel mondo buio della musica contemporanea e nella kermesse di Sanremo che sappiamo essere da anni vetrina propagandistica del pensiero unico.
Simone Cristicchi lo ascolto da anni anche grazie alle tematiche cristiane che dopo la sua conversione sono entrate a far parte della sua scrittura musicale, non è mai scontato, arriva sempre al cuore dell’ascoltatore e sa raccontare la vita con una poetica rara oramai tra i cantautori del nostro tempo (se ancora ce ne sono).
Credo che questa canzone, oltre ad aver fatto piangere, abbia aiutato molti a riflettere sul valore della vita, mettendo l’accento sulla bellezza della cura che i figli restituiscono ai genitori nel momento dell’anzianità, soprattutto quando subentra una malattia la demenza senile e l’alzheimer, tutto questo non può di certo venire da un cuore lontano dal vero amore, che è Dio, chi crede sa amare e sa trasmettere amore.
Grazie Simone Cristicchi per questo dono, anche se non vincerai Sanremo hai già vinto nel nostro cuore.

Bellissima questa canzone nella sua profondità, nella sua semplicità del testo ma che arriva dritta al cuore, Cristicchi è un anima meravgiliosa!!!!!