“È morto a 63 anni Federico Salvatore, cantautore e cabarettista napoletano. Era stato colpito da emorragia cerebrale nell’ottobre 2021 e ricoverato all’Ospedale del Mare di Napoli. Poi aveva intrapreso un percorso di riabilitazione…” scrive così Sky TG24.
Devo ammettere di essere rimasto male nel leggere questa notizia, l’artista in questione mi era simpatico per via dell’ilarità e semplicità che trasmetteva ancor oggi dai suoi canali social, sui quali mi era capitato di vedere qualche sua recente perfomance. La causa della sua morte mi ha sollevato però qualche sospetto data l’innumerevole mole di decessi correlati a complicanze cardiovascolari come ictus, emorragie cerebrali, infarti, miocarditi e pericarditi, che ultimamente leggiamo sempre più spesso sui giornali, che però ci vengono spacciate come conseguenza del cambio climatico, del cambio dell’armadio, della pizza, del caldo, del freddo, del tiepido ecc…ecc.., ma che invece le evidenze ci indicano come causa della somministrazione del magico siero genico sperimentale.
Appena ho saputo della morte ho cominciato a cercare informazioni sulla pagina FB del cabarettista e ho trovato un post del 26 Aprile 2021, dove lo stesso pubblica un video che lo riprende in attesa davanti a un Hub Vaccinale di Napoli.
Sentite cosa dice in questo spezzone.
Di certo aveva qualche timore e anche qualche dubbio dato le battuta non troppo velata sul fatto di andarsene con la macchina (scappando dalla vaccinoculazione?), ma come tanti probabilmente, non volendo andar contro l’opinione pubblica, ha preferito credere alla narrativa dominante mettendo da parte le sue paure e diffidenze.
Sul finale del video, rientrato a casa, l’artista ironizza sull’inocoluzione facendo poi una sorta di profezia che si è tragicamente avverata.
Il 13 Ottobre 2021 (6 mesi dopo l’inoculazione) viene colpito da un’emorragia cerebrale qui la notizia, esattamente come la giovane Camilla Canepa di Genova (18 anni, morta dopo il siero Astra Zeneca nel giugno del 2021) e Stefano Paternò (43 anni morto nel Marzo del 2021 anch’egli dopo Astra Zeneca). Come loro, tante persone stanno subendo, con nostro dolore e preoccupazione, la stessa sorte anche con gli altri marchi come Pfizer e Moderna. I più “fortunati” si sono ritrovati con danni permanenti più o meno gravi e con malattie invalidanti sia motorie che cognitive. A corredo di tutto questo assistiamo ad un gigantesco disinteresse della loro condizione da parte della comunità scientifica e da parte delle istituzioni, se non addirittura a una bieca declassificazione a malati mentali di quelli che a loro si rivolgono. Un’assurdo velo di omertà si è posato sull’intera nostra società, come a voler dimenticare troppo frettolosamente responsabilità e scelte effettuate durante il periodo pandemico. Vi è forse anche un timore a dover ammettere di aver acconsentito e collaborato ad un piano criminale mosso da un’ideologia malvagia, frutto della secolarizzazione e del relativismo ben denunciati più volte da Papa da Benedetto XVI. Paura, ignoranza e tiepidezza sono gli ingredienti che hanno permesso tutto questo, risultato dell’obnubilamento che ha colpito la società contemporanea, incapace di prendere coscienza di se come entità pensante, la quale si confonde nel gregge delegando ai poteri forti le proprie scelte quotidiane, con un’apparente propria deresponsabilizzazione che però, inevitabilmente, ritorna ad essa come un boomerang. Amaramente ci stiamo rendendo della vastità di questa condizione, oramai diffusa in ogni settore della società e che sembra non darci speranze per il futuro. Cosa si può fare per cambiare le cose? Per vedere un po’ di luce?
Per prima cosa come cristiani non possiamo fare nient’altro che pregare per l’anima di questo artista e di tutti quelli che nel bene o nel male sono cascati nella trappola perdendo la propria vita, quello che in definitiva dovremmo sempre fare sempre per i defunti. Come uomini e cittadini possiamo aiutare i danneggiati da inoculazione consigliando medici in grado di aiutarli (almeno nella limitazione dei danni subiti) aiutandoli anche dal punto di vista psicologico, standogli evangelicamente vicino evitando di aggravare il loro status. Oltre a questo dobbiamo continuare a difendere la verità a costo della vita, confidando in colui che tutto può, senza temere l’uomo per quanto potente possa sembrare, certi il male non avrà mai l’ultima parola.
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