Il sonno della fede, la morte della carità e del buonsenso

di Gloria Callarelli

“Il sonno della ragione genera mostri”: così recita un’incisione dell’artista spagnolo Francisco Goya. E la società che ci è stata confezionata in questi anni, e in questi ultimi mesi di Covid ancora di più, sembra essere stata fatta perfettamente su misura a una generazione (o due) priva di buonsenso, obbediente al sistema mondialista, incapace di mettere a fuoco, precipitata com’è in un profondo stato di coma cerebrale. Una società di stampo perfettamente illuminista che, con buona pace di Goya, ha fallito perchè ha fatto della scienza imperfetta un credo (a senso unico) disumanizzando il mondo, le cure, tutto. Una società scientista, egoista, autoreferenziale, impaurita, scollata dalla realtà, che sta producendo un modo di vivere da incubo, capace di trascinare l’umanità ad un livello bestiale. Altro che ragione. A quanto affermava Goya, simpatizzante illuminista, aggiungiamo (o se volete opponiamo) un pensiero pertinente ad un “secondo livello”: se il sonno della ragione genera mostri, il sonno della fede ha aperto le porte dell’inferno.

Si perché capita, infatti, che una ragazza 25enne incinta, con perdite e dolori addominali, sia stata respinta al pronto soccorso San Pietro di Sassari perché, pur con due dosi di vaccino effettuate, era priva del tampone, requisito essenziale per accedere alla visita ospedaliera. Un comportamento forse fatale: la ragazza si è ritrovata pochi minuti dopo ad abortire nel parcheggio dell’ospedale.

Quello che è accaduto a Sassari è forse l’apice dell’idiozia e della ferocia raggiunta in questi due anni di Covid dall’essere umano: il terrore ha ottenebrato le menti, la mancanza di valori ha fatto il resto. Gli ospedali, la cui etimologia del termine, ricordiamo, deriva dal latino hospitale ovvero “ospitale”, sembrano aver spesso e volentieri perso la loro naturale funzione di accogliere i malati e curarli. Dopo il Covid e anni di malgoverno, la sanità ha fatto registrare tagli su tagli, strutture chiuse, prestazioni rinviate da inizio pandemia come visite, screening, operazioni chirurgiche ritenute non urgenti. Scelte precise che hanno procurato danni alle persone, quando non addirittura la morte. Chi pagherà per questo? Perché qualcuno dovrà pagare. Se a questo, poi, aggiungiamo i sanitari sospesi per non aver voluto aderire al ricatto dell’obbligo vaccinale o i medici radiati per lo stesso motivo, la situazione appare catastrofica e grottesca.

Il fatto di Sassari fa il paio con quello denunciato dell’ospedale Galeazzi di Milano, diretto dal prof. Fabrizio Pregliasco, dove, stando a quanto riportato dai giornalisti di “Fuori dal coro”, a sua firma sarebbero stati rinviati interventi ai non vaccinati. Pregliasco smentisce, su Repubblica riportano queste sue frasi: “Poi, quando questi interventi coinvolgono pazienti con fragilità, per esempio i cardiopatici, a maggior ragione siamo portati a rimandare perché nel post operatorio possono emergere criticità che, in assenza di protezione vaccinale , possono diventare pericolose”. Un modo elegante, però, per dire tutto e niente. E resta il fatto. E allora viene da domandare: che sanità ci aspetta in Italia? Dove è finita l’eccellenza italiana? E dove è finita l’umanità tra persone? La carità cristiana?

Ed eccoci, forse, al punto. Al di là della perdita del comune buonsenso, dell’umanità, della lucidità, soppiantati dalla paura, si è dimenticato un valore, che non costa nulla e che è tutto cristiano: proprio quello della carità. Semplicemente non riusciamo più ad aiutare il prossimo in modo disinteressato. Anzi: il prossimo, in questo folle mondo, è un nemico, ed è, questa, la logica conseguenza di un pensiero relativista diabolico basato sull’egoismo, sulla paura, sul nulla e, ovviamente, sul profitto. Tutto oggi è basato sul denaro, compresa la sanità: le eccellenze ospedaliere anche nel Nord Italia sono state “tagliate” in nome di qualche gioco politico e della politica del “rigore”, ovviamente da applicarsi sempre sulla pelle dell’essere umano. Tutto ad oggi si basa sul Covid, sul profittevole vaccino. Vuoi curarti? Devi essere su misura, altrimenti la tua vita vale nulla. Certo morirai ugualmente prima o poi, ovvio, l’importante è che risulti conforme alle regole. Spesso e volentieri, inoltre, nei nosocomi si bypassano protocolli, quelli si, utili a mantenere l’ospedale un luogo sicuro con il risultato che le infezioni ospedaliere pullulano e sono una delle principali cause di morte di chi è ricoverato. Se a queste defaillance aggiungiamo una collettività che guarda all’altro con indifferenza, con odio a volte, per paura della morte o per spietato rispetto delle regole, il danno è presto spiegato. Il vicino potrà morire di fame. Infine non dimentichiamo anni di cultura nichilista, e per ritornare nuovamente al “secondo livello” di cui accennavamo all’inizio, anche anticristiana, dove tutto è egoisticamente permesso, compresi aborti ed eutanasia effettuati senza controllo. Sembra di essere precipitati in un film dell’orrore dove impera la cultura della morte. L’essere umano non conta più nulla: si può far morire l’uomo di fame, togliendogli il lavoro, di inedia, togliendogli i divertimenti e lo svago, di malattia, togliendogli la sanità. Si può far morire l’essere umano dentro, togliendogli la socialità e gli affetti. Questa narrazione grottesca in cui siamo precipitati è purtroppo pura realtà.

Un mondo senza carità non può che diventare un mondo cattivo, egoista. Un mondo dove la vita di un bambino vale meno di un tampone, dove la vita di qualcuno vale meno della vita di qualcun altro, solo perché marchiato, è un mondo diabolico. Siamo ancora in tempo per provare a cambiare tutto questo: torniamo ad essere umani e vere creature di Dio. Perché un mondo senza Dio, sappiatelo, non potrà che essere destinato a diventare un inferno.

Sostieni Spirito di Verità TV con una donazione

Sostienimi in questo progetto

oppure tramite bonifico

IBAN : IT76I3608105138264447664450
SWIFT/BIC: BPPIITRRXXX
Intestato a Daniele Antonio Logoluso.
Causale: Donazione

Una opinione su "Il sonno della fede, la morte della carità e del buonsenso"

  1. Ma basta!!! Adesso cancello l’iscrizione… Non sapendo che lavoro fare, tutti si improvvisano giornalisti, speaker e via dicendo. Mi avete stufato tutti.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: